Esordio narrativo di Massimo Simeone
Universitalia – collana ‘Il vagabondo delle stelle’

Partire verso la libertà, con l’irrequietezza chatwiniana del nomade. E incontrare quello che non ti aspetti. Artisti di strada, uomini dal fisico poderoso, dalla tenerezza e dalla violenza ambigua, una ragazza affascinante, figura angelica costretta a confrontarsi con l’inferno, in un angolo e in uno sguardo che mai si sarebbero creduti orrendi. Il pregevole racconto di Massimo Simeone non concede chilometri all’utopia, descrive, attraverso la dialettica arte (fotografia e musica)/pubblicità (consumismo e mercificazione del corpo) personaggi memorabili, chiaroscurali, infantili fino alla violenza, estremamente maturi fino alla soglia del desiderio di Dio. (…) Storie che si intrecciano, con uno stile accurato, quanto incandescente e rapido, nel clima della Parigi dei nostri giorni, perché la capitale francese è come un oceano. Al centro la figura di Verlaine, il fotografo di origini italiane, calamita di una folta schiera di uomini in cerca di aprire le sbarre del quotidiano per trovare le chiavi di una esistenza concreta attraverso la libera arte di strada. Del poeta maledetto, di cui si fregia di portare il nome, conserva la lucida consapevolezza, la genialità artistica, ma anche gli impulsi d’ira, la folle gelosia, la combattività, il controverso rapporto con l’anima femminile. Elementi fondamentali del racconto, capace di sondare acutamente, dolorosamente, senza fronzoli moralistici, l’animo e il corpo umano, dell’uomo e della donna.
Con queste parole il professore Fabio Pierangeli, docente della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, presenta ai lettori Ultimo treno a Parigi– edito da Universitalia – che segna l’esordio di Massimo Simeone come autore narrativo.
Un’idea, quella di cimentarsi con la scrittura, che in Massimo Simeone nasce nel tempo, come un’attrazione, una propensione, accarezzata e nutrita fino a fluire in ambientazioni e personaggi di un viaggio tanto mentale, quanto reale, nel tempo e nello spazio. “Ultimo treno a Parigi” non presenta, infatti, le incertezze espressive, o di stile, di un’opera prima, bensì offre al lettore l’immediatezza coinvolgente della visione ispiratrice sapientemente rimagliata in trama e ritmo.
Questo il tessuto narrativo della storia, palpabile dalle prime fino alle ultime pagine che sembrano scorrere lungo la Senna con il sottofondo delle musiche di Gato Barbieri per ‘Ultimo tango a Parigi’.

Libro in distribuzione tramite circuito IBS :
http://www.ibs.it/code/9788865077771/simeone-massimo/ultimo-treno-parigi.html

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