Parole chiare della poetessa Bianca Maria Simeoni in favore del soffio espressivo di verità che la poesia offre a rappresentazione del mondo tangibile che ci circonda.
Madrina di Zenit, opera prima in versi a cura della nostra associazione culturale, Bianca Maria Simeoni ha omaggiato le autrici esordienti Consuelo Casini, Roberta Petraglia, Simonetta Visconti e l’artista Silvia Castaldo presso Odradek in Roma, sabato 8 marzo 2014, con il sapiente messaggio rivolto agli infiniti orizzonti possibili della creatività artistica. Messaggio che riportiamo integralmente ringraziandola dei significati di stima e apprezzamento che la sua adesione di rilievo all’utopia Liber Exit testimoniano.

“Ringrazio l’Associazione “Liber Exit” per avermi invitata a partecipare a questa iniziativa, prima tappa di un progetto che intende dare voce ai talenti originali e fuori dagli schemi.
Per me è importante essere qui, non solo perché ogni spazio e luogo dedicati alla cultura sono uno stimolo per la mente, ma perché occorre testimoniare, anche a livello individuale, il proprio impegno e la propria partecipazione.
Oggi come oggi la salvaguardia e la diffusione della cultura sono delegate, per lo più, allo slancio volontario che si traduce spesso nell’associazionismo che è espressione delle forze vive della società.
Liber Exit significa cultura, comunanza d’intenti, aggregazione e valori condivisi, ed è proprio all’insegna di questi valori che si svolge l’iniziativa odierna, basata sull’affascinante sinergia di due forme espressive diverse ma tra loro complementari: poesia e arte visiva.
“Zenit”, è il titolo del volume di poesie di Consuelo Casini, Roberta Petraglia, Simonetta Visconti. “Sembianze luminose” è il titolo della mostra che espone opere dell’artista Silvia Castaldo. Mi sembra di avvertire una invisibile corrispondenza tra questi due titoli, entrambi suggestivi. Ma non voglio aggiungere altro, perché ogni fruitore proietterà sulle opere le proprie percezioni.
Vorrei, invece, parlarvi del valore di comunicazione della poesia.
Poesia che è un lievito nascosto nella realtà di ogni giorno, che non sempre siamo in grado di cogliere. A volte esplode in maniera inaspettata – parla di esplosione, infatti, Consuelo Casini quando scrive: “la pulsione poetica è esplosa in una scrittura di getto” – e a volte si nasconde nei luoghi, nei paesaggi, negli atti o nelle parole di chi ci sta parlando.
La poesia è il palpito stesso della vita, il mistero della bellezza che continua ad affascinarci. Ce lo ricorda Simonetta Visconti quando scrive: “Trovo che la poesia è vita e la vita è poesia. Pura espressione d’amore illimitato e supremo”.
Tra i fattori di crisi della nostra epoca, una scarsa attenzione è riservata all’inquinamento delle parole. Eppure siamo bombardarti da parole “intossicate”: politica, pubblicità, talk-show… Occorre ritrovare gli spazi puri dell’immaginazione, i luoghi della mente.
Spesso la poesia viene giudicata inutile, sembra che non serva a nulla, è la più aerea fra le arti. Eppure Essa ci aiuta a dire la verità sulle cose, ci insegna a contemplare; attraverso la parola-rivelazione, che nel verso si materializza, prende la consistenza di un valore tutt’altro che effimero, e sostiene l’artista nella sua avventura.
C’è un fuoco che agisce dentro di noi che ci consuma e brucia, mentre la nostra anima attende ansiosa l’unico istante da strappare con prontezza alla mente: “l’istante prezioso dell’entusiasmo”, come lo definiva Paul Valéry, “che bisogna subito fissare prima che la mente stessa, lo riprenda, lo dissolva e lo rifonda in combinazioni infinite”.
Sono convinta che, nonostante tutto, la poesia avrà un futuro. E ne troviamo conferma in questo libro, espressione dell’impegno, della volontà e del desiderio delle tre autrici che ci suggeriscono, tramite i loro versi, che niente va mai perduto: né traccia né impronta né segno alcuno. Come scrive Roberta Petraglia con efficace intuizione: “Nel laboratorio primordiale delle emozioni accade che tutto si conserva e nulla viene perduto.
La poesia congiunge l’individuale all’universale.
Ecco cosa ci comunicano le tre autrici, ecco il valore di comunicazione della poesia.”

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In foto: Bianca Maria Simeoni by Giulia&Mau, 8 marzo, presentazione di Zenit.

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