«Come ti chiami?», gli si chiede. «Odradek», dice. «E dove abiti?» «Senza fissa dimora», risponde e ride.
Noi di Liber Exit siamo sicuri di averlo visto in pieno centro di Roma, in Via dei Banchi Vecchi, e siamo sicuri che il misterioso essere, l’inquietante personaggio kafkiano, non avrebbe potuto scegliere luogo migliore per fermarsi, restando animato, immortale, vagabondo.
«Odradek è la forma che prendono le cose dimenticate» dice Walter Benjamin.
Via dei Banchi Vecchi è strada di mezzo tra Corso Vittorio Emanuele II e Via Giulia, in origine divisa in due tratti, uno denominato con riferimento alla cloàca, ‘chiavica’, non distante dalla chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, e l’altro più legato alla presenza della cancelleria nel palazzo Sforza Cesarini, costruito da Rodrigo Borgia prima di diventare papa Alessandro VI.
Il nome di via dei Banchi Vecchi si deve al fatto di essere stato luogo di pratiche bancarie e notarili e di affari commerciali che poi furono trasferiti altrove, cioè in via dei Banchi Nuovi. Si usava anche chiamarla via dei bicchierari, perché i notai e gli scrivani avevano sui banchi dei bicchieri pieni di sabbia da usare per assorbire gli eccessi degli inchiostri degli atti appena redatti.
E’ in questo nucleo di memoria che al civico 57, precisamente nei locali che furono della vecchia associazione Italia-Urss, abbiamo incontrato Odradek che si è fatto conoscere come libreria fuori dagli schemi. Odradek ospita e diffonde le iniziative culturali alternative e indipendenti, le letterature poco divulgate di popoli oppressi o esclusi, le pubblicazioni di piccoli editori ed autori sconosciuti, che difficilmente possono avere spazio nella catena della distribuzione commerciale.
Odradek è libreria di riferimento per Liber Exit. La prima!

ed avanti così nel segno dell’Utopia!

Foto: “Odradek, la forma delle cose dimenticate”, fotografia e installazione di Martha Renzi, 13.01.13.

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Per saperne di più… www.odradek.it 

Spigolando… Kafka e i topi.

 

 

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