Stefan Johannes Bleicher

Organo Joseph Gabler (1732) dell’Abbazia di Ochsenhausen

CD Arte Nova classics 74321 76811 2

Nella Germania del Sud vi sono numerose abbazie che fiorirono in periodo barocco e oltre ad una decorazione a stucchi e marmi si dotarono di organi barocchi di indubbia bellezza costruiti da autentici maestri dell’Arte Organaria. E’ il caso di Ochsenhausen, dove troviamo un grande organo costruito da Joseph Gabler adatto alla musica barocca, soprattutto della Germania del Sud.

Il CD si apre con un brano di anonimo tratto dall’Ochsenhausen OrgelBuch, Suite in Sol; prosegue con Johann Pachelbel, Aria Quarta in sol minore, Ciaccona in Re minore; Johann Speth, “La Spagnoletta”; Johann Caspar Ferdinand Fischer, Euterpe; Franz Xaver Murshhauser, Variazioni sulla cantilena Lasst uns das Kindelein wiegen (qui si può fare un paragone con l’interpretazione di Hedwig Bilgram https://liberexitcultura.it/landsberg-organo-storico-nella-chiesa-di-santa-croce/), Variazioni sulla Cantilena “Gegruest seyest du o Jesulein”; Georg Muffat, Passacaglia.

Si tratta di una miscellanea di autori della Germania del Sud che dimostrano di non avere nulla da invidiare ai colleghi del Centro e del Nord della Germania stessa, purché li si suonino sull’organo adatto.

Qui il Gabler di Ochsenhausen è il cacio sui maccheroni, coi suoi timbri bellissimi e ben caratterizzati; dalla dolcezza dei Flauti alla grandiosità delle Misture, dalla forza dei Principali alla potenza delle Ance. I pezzi incisi scorrono bene l’uno dietro l’altro, segno della maestria con cui sono stati scelti, e l’interpretazione di Bleicher non fa altro che esaltare gli spartiti con i giusti registri, i giusti ritmi, i giusti accelerati/rallentati, i giusti piccoli rubati che ne valorizzano il carattere.

Insomma sembra proprio che organo/organista/repertorio si siano scelti opportunamente per dare vita ad un risultato piacevolissimo all’ascolto.

Peraltro molti brani sono composti da variazioni su tema (anche la Ciaccona e la Passacaglia lo sono) e ciò consente a Bleicher di far ascoltare tutta la ricca tavolozza sonora dell’organo Gabler, con risultati a dir poco sorprendenti sia per timbrica sia per ritmica. Prendiamo per esempio la famosa Ciaccona in Re minore di Pachelbel, impostata su un basso ostinato Re – Mi – Fa – Sol – La che impiega la sola prima ottava della pedaliera: le variazioni si susseguono con naturalezza passando da una combinazione di registri all’altra a seconda del carattere ritmico delle stesse e ciò ne fa un vero e proprio raggiungimento da parte di Bleicher che sceglie con giudizio i registri da una variazione all’altra, tenendo conto anche del cambio dei manuali e delle nouances sonore.

Il libretto, in Tedesco e in Inglese, dà una succinta descrizione dei pezzi, la disposizione fonica dell’organo (con 50 registri distribuiti su 4 manuali e pedaliera), la storia dell’organo e il curriculum dell’organista. In copertina c’è la foto dell’organo, veramente monumentale, e in quarta di copertina una veduta aerea dell’abbazia dove si evince chiaramente che la chiesa era gotica e che è stata integralmente decorata in epoca barocca.

In conclusione, si tratta di un CD di indubbio interesse non solo per gli appassionati di musica tedesca del Sud della Germania ma anche come esempio di organo di organo tedesco di grandi dimensioni costruito da un grande organaro e perfettamente equilibrato nei suoi timbri e nelle sue capacità sonore.

Luglio 2022

Graziano Fronzuto

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