Innsbruck

1558 Ebert Orgel

Reinhard Jaud

CD ORF 1

Jὃrg Ebert costruì l’organo per la chiesa dei Francescani di Innsbruck nel 1558, collocandolo in nidu rundinis sulla parete destra del presbiterio, dove tuttora si trova. La chiesa ha anche un organo tardoromantico di fine ‘800 sulla cantoria sopra l’ingresso. L’organo Ebert, dopo il restauro di Jürgen Ahrendt del 1996, è praticamente nelle condizioni originarie e si presta all’esecuzione della musica rinascimentale.

Il CD contiene tanti brani di breve durata: Hans Kotter Kochersberger Spanieler, Was ich durch Glück, Nach willen din, Expecta ung pauco, Harmonia in sol, Zucht, Ehr und Lob, Praeludium in fa; Jaques Buus Recercar Terzo; Annibale Padovano Toccata dell’ottavo tono; Hans Leo von Hassler Dantzen und Springen, Mein gemüth ist mir verwitter, Ihr Musici; Christian Erbach Canzona secundi toni, Canzona quarti toni, Toccata settimi toni, Ricercar primi toni; Jan Pieterszoon Sweelinck Est ce Mars, Echo Fantasia in d, Toccata in d, Fantasia in g, Ballo del Granduca.

Come si vede ce n’è per tutti i gusti e Jaud si destreggia bene fra le armonie rinascimentali e le melodie cinquecentesche sfruttando l’organo Ebert come meglio non si poteva. Si ascoltano così i suoi timbri rinascimentali, che appaiono quasi arcaici alle nostre orecchie moderne; i registri sono 15 distribuiti su due manuali e pedaliera con prima ottava “corta” ma sembrano essere molti di più grazie alle ardite combinazioni scelte da Jaud che valorizzano e rendono unici i pezzi eseguiti.

L’orano Ebert del resto è uno dei più rappresentativi e meglio conservati della metà del cinquecento in tutta Europa e -nella sua categoria- anche uno dei più grandi. La chiesa e il complesso conventuale sono oggi un museo (“Hofburg Museum”), il museo del quartiere della corte imperiale (Hofburg) di Innsbruck e lo strumento è utilizzato piuttosto raramente per cui il CD, in vendita presso il BookShop del museo stesso, è praticamente l’unico modo per ascoltare questo strumento. La chiesa stessa non è aperta al culto, con le sue famose statue bronzee che rappresentano gli antenati degli Absburgo, e ciò non permette nemmeno di ascoltare l’altro organo, quello tardoromantico su cui non ho ulteriori notizie.

Sarebbe stata buona cosa realizzare anche un CD sul secondo organo, o un CD doppio ciascuno dedicato ad un organo, ma purtroppo non è stato fatto e occorre accontentarsi di questo CD che per quanto interessante alla fine costituisce una documentazione incompleta degli organi della chiesa dei Francescani.

Il libretto è interamente in Tedesco e contiene una guida all’ascolto, la disposizione dell’organo e i registri utilizzati per l’esecuzione dei vari pezzi (cosa questa inutile per gli organisti, che sanno farsi un’idea da soli, e incomprensibile per gli altri ascoltatori) che occupa due pagine; c’è infine il curriculum di Reinhard Jaud.

In conclusione, si tratta di un organo rinascimentale sostanzialmente intatto che fa ascoltare la musica così come veniva eseguita all’epoca della sua costruzione.

Il CD, fra i più nobili della mia collezione, è consigliabile a tutti gli amanti della musica Rinascimentale.

Dicembre 2022

Graziano Fronzuto

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