Belgische Orgelromantik

Josef Sluys

All’organo della chiesa di San Pietro in Jette (prov. di Bruxelles)

CD Prezioso “Organa Belgica” 802 201

Il CD di musica d’organo romantica nel Belgio non è una miscellanea come si potrebbe intuire dal titolo ma è integralmente dedicato a due soli autori: August de Boeck (1865-1937) ed Edgar Tinel (1854-1912). Del primo sono incisi la Marcia Nuziale; Tre Pezzi per Organo: Preludio in Re maggiore, Andante in Mi maggiore, Allegretto in Sol maggiore e infine l’allegro con fuoco in Sol minore. Del secondo sono incisi l’Improvisata (sic) in Do maggiore e la Sonata per organo in Sol minore Op.29. Questi brani danno una buona panoramica sulla qualità dei due compositori belgi contemporanei di Widor e di Guilmant e rendono possibile un raffronto stilistico tra francesi e belgi nello stesso periodo di tempo. Entrambi gli autori furono figli di organisti, e il primo dedicò la sua vita all’organo e alla musica organistica mentre il secondo si allontanò subito dall’organo per dedicarsi al virtuosismo pianistico e alla composizione; per organo ci ha lasciato solo i due pezzi incisi nel CD.

Il libretto è in fiammingo, vallone e tedesco ed è comprensibile leggendo la lingua prossima al francese; fornisce cenni biografici sugli autori e una recensione per ciascun brano inciso. C’è la disposizione fonica dell’organo utilizzato, costruito da Van Bever nel 1898 (e c’è nel libretto anche la biografia dei fratelli Adrian e Salomon Van Bever che costruirono numerosi organi nella seconda metà del XIX sec.) e ci si meraviglia che sia stato utilizzato un organo a due manuali quando la maggior parte della musica è stata scritta per organi a tre manuali. Comunque tant’è; l’organo è molto bello e risponde bene alle interpretazioni di Sluys, a lungo organista della Cattedrale di Bruxelles dove è stato installato nel 2003 un organo su suo progetto impostato su tre grandi nidi di rondine lungo la navata principale.

La musica incisa è molto molto bella e rende questo CD davvero “Prezioso”; l’interpretazione è sempre giusta; forse un po’ di rubato in più specie in Tinel non avrebbe fatto male, ma si è voluto puntare più sulle timbriche che non sui dinamismi. L’organo si presta bene -nonostante abbia solo due manuali- alle interpretazioni e fa sentire una timbrica francese ma non troppo: si tratta pur sempre di un’opera notevole di organari belgi che avevano una propria personalità e un proprio modo di intonare le canne.

In conclusione, si tratta di un CD di indubbio interesse non solo come curiosità ma anche e soprattutto come testimonianza di un modo di “sentire” gli organi appena al di fuori della Francia.

Marzo 2022

Graziano Fronzuto

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